Carlo Verdone dà il suo addio a Roma: “La città è in declino, scene indecorose. Non ne posso più”

Le recenti parole dell’attore Carlo Verdone sulle condizioni di Roma mettono in evidenza il declino della città: cosa sta succedendo?

Carlo Verdone posa in una foto recente
Carlo Verdone posa in una foto recente (MediaFilm.it)

Che cosa sta succedendo alla Città Eterna? Se lo chiedono in tanti, visto il declino progressivo a cui Roma sta andando incontro, eppure nessuno sembra muovere un dito per risollevare la situazione. Roma è al collasso, inutile negarlo, lo sanno bene i cittadini romani e lo vedono i turisti che qui vi transitano. Basta affacciarsi alla Stazione Termini per rendersene subito conto.

Chi viene da fuori, magari dopo essere arrivato all’aeroporto di Fiumicino, efficiente, bello e considerato il miglior aeroporto d’Europa, e poi scende alla bella Stazione Termini, rinnovata negli ultimi anni, così come la Stazione Tiburtina, nota subito il contrasto non appena mette piede in città. Attorno alle stazioni solo degrado e sporcizia. Nessuna Capitale in Europa evidenzia un contrasto del genere.

Le parole di Carlo Verdone sullo stato in cui versa la Capitale: città in declino

L'attore Carlo Verdone
L’attore Carlo Verdone (MediaFilm.it)

Roma lasciata a se stessa. Non ha un angolo pulito, basta guardarsi attorno, mentre si passeggia, oppure mentre si gira in auto, per notare il declino, tra orrende scritte che imbrattano ogni muro (non c’è un metro di muro pulito), marciapiedi rovinati, vegetazione incolta, senzatetto accampati ovunque (attorno a Termini e all’università La Sapienza), roulotte gitane parcheggiate al Verano e sporcizia sparpagliata a terra.

Ma l’emergenza non è soltanto visiva, perché in tutto ciò emerge anche la criminalità. L’attore Carlo Verdone, una delle figure che ha nobilitato la “romanità”, un simbolo per l’intera città, nonché simbolo del cinema italiano, recentemente è tornato a parlare dei problemi della Capitale. Nella serie tv “Vita da Carlo”, nella quale interpretava il Sindaco di Roma, ironizzava sulle problematiche romane, ma ora i toni sono molto più seri.

L’attore ha espresso insofferenza per il modo in cui versa la città, una città sempre più invivibile, caotica e sporca, gestita malissimo, per non dire in maniera indecente, dai tanti sindaci che si sono alternati nel corso degli anni. Roma è una belva che non vuole padroni, che non si riesce ad addomesticare.

Il declino di Roma, le parole di Carlo Verdone

Non si tratta di una condizione recente, e le colpe non sono nemmeno di Roberto Gualtieri, l’attuale Sindaco, un figura quasi inesistente, misteriosa, ma il declino di Roma è iniziato 30 anni fa. Verdone critica l’inefficienza generale, una città dominata da cantieri aperti, in vista del Giubileo, con ritardi eclatanti nei lavori e che paralizzano il traffico cittadino.

Cantieri che disturbano la vista delle zone d’interesse, sui quali milioni di turisti ci ironizzano sopra, e ancora i rifiuti lasciati in strada. Mancano i cassonetti della spazzatura, se ne trova uno ogni tanto, quando invece ce ne dovrebbe essere uno ogni 20 metri. E mancano i bagni pubblici, presenti ormai ovunque, tranne che a Roma. E così si vedono scene indecorose, con passanti, turisti e senza tetto che fanno i bisogni per strada.

Roma città Eterna ed eternamente in declino

Per non parlare della criminalità, con bande di ragazzini che creano il caos, e con le metropolitane prese d’assalto dai borseggiatori, i quali vengono arrestati e rilasciati dopo un’ora. Persino le autorità sono impotenti di fronte al disfacimento. A tal proposito, recentemente è stata istituita la Polmetro, un corpo di agenti specializzato nei controlli nelle metro di Roma, Milano e Napoli.

È un inizio, ma le cose da migliore sono tante. Di certo, c’è tanta amarezza nel vedere la Città Eterna ridotta in questo stato. Nessuna Capitale europea versa in queste condizioni. Nessuna. Tutte le città si sono ripulite negli anni, sono belle ed efficienti, basterebbe viaggiare un minimo per fare un confronto.

Roma, invece, ha subito un processo contrario. Una vera indecenza per la “vetrina d’Italia”, per quella che è considerata la città più bella sul pianeta. Forse una volta! Si potrà invertire la rotta? Con tanta pazienza e tanto lavoro, ma ci vorranno decenni, e in un mondo che corre alla velocità della luce la pazienza è bella che finita.

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