Scoppia un nuovo caso Serena Bortone in Rai e la giornalista potrebbe essere nuovamente nei guai con l’aziende del servizio pubblico.
Se c’è un personaggio che negli ultimi mesi ha dato davvero del filo da torcere alla Rai questa è la giornalista Serena Bortone. Il caso Scurati, autore che doveva essere ospitato nel suo programma Che Sarà.. con un monologo sul 25 Aprile e l’omicidio Matteotti salvo poi essere censurato dai vertici, ha scoperchiato un vaso di Pandora che da Aprile vede Bortone e l’azienda del servizio pubblico al centro dell’attenzione.
I fatti si sono conclusi con quello che agli di molti è sembrata una pesante punizione nei confronti della professionista, in Rai dalla fine degli anni Ottanta, e che stando ai prossimi palinsesti è stata quasi del tutto eclissata con un censura che le impedirà di condurre un programma dove si possa parlare di politica. Nei fatti però non si sa se il pubblico ritroverà la giornalista nella prossima stagione, lo scorso Giugno a conclusione del suo programma (nel frattempo dimezzato nei giorni) ha lasciato dei saluti che sapevano piuttosto di addio.
Ma non sembra ancora essere arrivato il tempo della calma, perché da qualche giorno è scoppiato un nuovo caso che, ancora una volta, vede Bortone e Rai l’uno contro l’altro. I fatti questa volta risalgono al Marzo 2023, quando nella trasmissione Oggi è un altro giorno ospita l’artista Michelangelo Pistoletto. A lui Bortone chiederà di firmare uno specchio divenuto una vera e propria opera di inestimabile valore. Proprio questo specchio è al centro della diatriba.
Qual è il punto della situazione questa volta? Con la firma sullo specchio, Pistoletto ha riprodotto anche il simbolo del Terzo Paradiso che rappresenta la più importante filosofia dell’artista; un concetto che vuole rappresentare l’unione dei due paradisi, quello in cui l’uomo è legato alla natura, e quello artificiale realizzato con l’intelligenza umana.
Così facendo quello specchio è divenuto una vera e propria opera d’arte che Serena Bortone ha messo poi esposta nel salotto della propria casa -lo ha mostrato ad inizio anno quando ha aperto le porte del suo soggiorno alla rubrica di Repubblica “a casa di”-. Il punto è l’opera sarebbe dovuta rimanere a disposizione dell’azienda.
Anche il codice deontologico della professione impedisce ai professionisti di accettare regali o atti di cortesia che abbiano una valore superiore ai 150 euro, cosa che è successa in questo caso. Che dall’azienda ci siano rimasti male, lo fanno sapere fonti interne interpellate da Il Fatto Quotidiano che per primo ha riportato la notizia. Un nuovo caso insomma in cui però le carte in tavola cambiano quando si scopre che il suddetto specchio era di proprietà della stessa Serena Bortone.
Questo ultimo particolare complica un po’ le cose per la Rai, anche se probabilmente la storia si risolverà con una donazione della giornalista alla Rai. Tuttavia non si esclude la possibilità dell’avvio di un audit interno che verifichi la correttezza di quanto avvenuto.
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