Con l’approvazione della Camera di questa mattina, il decreto liste d’attesa è legge: cosa prevede il provvedimento e cosa cambia.
Il decreto liste d’attesa, presentato dal ministro della Salute Orazio Schillaci, è legge. Il provvedimento, dopo il via libera del Senato della scorsa settimana, è stato approvato questa mattina dalla Camera, in seconda lettura, con 171 voti favorevoli e 122 contrari.
Il testo, oltre alla riduzione dei tempi di attesa per le visite e le prestazioni mediche, prevede l’istituzione di una piattaforma per monitorare e gestire i tempi di erogazioni delle visite, ma anche l’estensione delle fasce orarie di laboratori e ambulatori che rimarranno aperti per garantire le prestazioni anche durante i weekend. Infine, le Aziende Sanitarie Locali potranno avvalersi di strutture private così da accorciare le tempistiche.
Questa mattina, mercoledì 24 luglio, la Camera dei Deputati, in seconda lettura, ha approvato il cosiddetto decreto liste d’attesa con 171 sì e 122 no. Il testo aveva già incassato l’ok del Senato la scorsa settimana ed ora è legge.
Il ddl, presentato dal ministro della Salute Orazio Schillaci, mira a ridurre le tempistiche per l’erogazione delle visite e delle prestazioni sanitarie. Nel dettaglio, il testo prevede l’istituzione presso l’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) di una piattaforma a livello nazionale che dovrà monitorare e gestire i tempi per le prestazioni mediche, ma anche semplificare e migliorare l’accesso ai cittadini. Verrà istituito anche un Cup (Centro unico di prenotazione) a livello regionale o infraregionale con il compito di gestire le prenotazioni.
Con il decreto liste d’attesa arriva anche quella che è stata ribattezzata come “norma salta fila”. Questa ha l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni estendendo le fasce orarie di ambulatori e laboratori che dovranno rimanere aperti anche nel weekend. Le Asl, invece, potranno avvalersi anche di strutture private così da accelerare le tempistiche.
Il decreto approvato, per evitare ritardi, prevede anche il pagamento del ticket sanitario per chi decide di non presentarsi alla visita prenotata senza l’adeguato preavviso. Introdotta anche una flat tax al 15% sugli straordinari per le prestazioni orarie aggiuntive dei professionisti sanitari che saranno impegnati nella riduzione delle liste. Infine, è stato previsto un aumento del 15% per il tetto di spesa 2024 destinato alle assunzioni del personale sanitario, un fondo che sarà definitivamente abolito dal prossimo anno.
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