Giornalista circondato e aggredito davanti ad un circolo: la ricostruzione

Nella serata di ieri, il giornalista del quotidiano La Stampa, Andrea Joly, è stato vittima di un’aggressione davanti al circolo “Asso di Bastoni” di Torino.

Polizia
Polizia (Mediafilm.it)

Il giovane giornalista del quotidiano La Stampa, Andrea Joly, è stato vittima di un’aggressione. L’episodio si è consumato nella serata di ieri a Torino, all’esterno del circolo “Asso di Bastoni”, sito in via Cellini, nel quartiere San Salvario.

Il cronista, secondo quanto ricostruito, si trovava a passare davanti al locale, in cui era in corso una festa, quando, come mostra un filmato girato dallo stesso Joly, è stato circondato e aggredito da alcuni militanti di CasaPound. Il giornalista si è recato poi in ospedale per le cure del caso. Sono in corso le indagini della Polizia del capoluogo piemontese che avrebbe già individuato due dei presunti aggressori.

Torino, il giornalista Andrea Joly aggredito da alcuni militanti di CasaPound: indagini in corso

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Polizia (Mediafilm.it)

Aggredito davanti al circolo “Asso di Bastoni”, nel quartiere San Salvario di Torino. Questo quanto accaduto nella serata di ieri, sabato 20 luglio, al giornalista de La Stampa, Andrea Joly.

Stando a quanto riporta lo stesso quotidiano, Joly si trovava a passare davanti al locale per caso, quando vedendo una festa con fumogeni e fuochi d’artificio, ha deciso di filmare la scena con lo smartphone. A quel punto, alcuni militanti di CasaPound, come mostra il filmato girato dal cronista, lo hanno avvicinato chiedendo: “Sei dei nostri? Cos’è sto video?“, poi hanno preteso che cancellasse le immagini. Joly si è allontanato, ma è stato inseguito, fatto cadere al suolo e, infine, preso a calci.

Successivamente, il giornalista si è recato in ospedale per le cure del caso. Nell’immediato, sono scattate le indagini per ricostruire nel dettaglio l’aggressione ed individuare i responsabili. Qualche ora dopo la Digos di Torino, come riporta La Stampa, ha identificato due dei presunti aggressori che ora rischiano una denuncia per lesioni personali con l’aggravante di aver commesso il reato “per agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimento o gruppi» che abbiano tra i loro scopi «la discriminazione o l’odio etnico, nazionale, razziale o religioso”.

Da quanto appurato, la festa davanti al locale era stata organizzata proprio in occasione dei 16 anni del circolo, scene riprese anche da diversi residenti della zona.

Le reazioni della politica

Dopo quanto accaduto, è arrivata la solidarietà al giornalista dalla premier Giorgia Meloni che ha definito “inaccettabile” l’aggressione aggiungendo “è un atto di violenza che condanno con fermezza e per il quale mi auguro i responsabili siano individuati il più rapidamente possibile”. Solidarietà anche dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein che su Instagram ha poi commentato: “Esprimo anche grande preoccupazione per il clima di impunità che continuiamo a registrare di fronte a episodi così gravi: cos’altro dobbiamo aspettare perché vengano sciolte, come dice la Costituzione, le organizzazioni neofasciste?

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