Matthew Perry, le sue ultime parole all’assistente mettono i brividi

Saltano fuori dei dettagli agghiaccianti in merito agli ultimissimi istanti di vita del celebre interprete di Chandler di “Friends”. La sua è stata una fine molto triste.

Quando ha iniziato a drogarsi Matthew Perry?
Matthew Perry (mediafilm.it) Foto Instagram @mattyperry4

Matthew Perry avrebbe festeggiato 55 anni il 19 agosto 2024, se non fosse stata per la sua prematura scomparsa. La dipartita del celebre Chendler Bing di “Friends” lasciò sgomenti milioni di fan di quella che fu la sitcom che riscrisse il genere. La scomparsa dell’attore risale al 28 ottobre dello scorso anno.

Ci sono state delle indagini accurate per stabilire quale sia stata la causa della morte. In un primo momento gli inquirenti avevano pensato ad un annegamento, visto che Matthew Perry venne ritrovato privo di vita all’interno della sua vasca idromassaggio nella villa di lusso in cui risiedeva a Los Angeles.

Ma non è stato così. Nei polmoni di Matthew Perry non era stata trovata acqua. La causa del decesso risiede in un altro motivo, più inquietante. Ed è venuta fuori a seguito di approfonditi test tossicologici, svolti sia come routine che considerando quella che era stata la tormentata storia dell’attore originario del Massachusetts.

Non c’erano droghe; lui però per anni, e sin dalla adolescenza, ha avuto problemi legati all’alcolismo ed all’abuso di farmaci. C’è proprio una sostanza finita sotto accusa e che, in base a degli accertamenti confermati dalle autorità, ha portato Matthew Perry a proferire alcune ultime, terribili parole.

Che farmaci prendeva Matthew Perry?

Quando ha iniziato a drogarsi Matthew Perry?
Matthew Perry saluta (mediafilm.it) Foto Instagram @mattyperry4

È stata la ketamina ad avere ucciso Matthew Perry. Questa è un farmaco analgesico-dissociativo prescritto in molte cure antidepressive ed impiegato anche come anestetizzante. Perry avrebbe chiesto al suo assistente, Kenneth Iwamas, di “sparargli una grossa dose” proprio di ketamina.

E questo sono state le sue ultime parole, proferite in quel fatale 28 ottobre dell’anno scorso. Una relazione ufficiale legata all’inchiesta sulla morte dell’attore riporta di come, prima di morire, Perry era stato trovato in stato di incoscienza nella sua abitazione.

Iwamasa ha iniettato la ketamina a Matthew Perry all’ora di colazione ed all’ora di pranzo, nel giorno della morte. Lo ha confermato lo stesso assistente, il quale ha accettato il patteggiamento. L’uomo era finito in manette assieme a quattro dottori. L’assistente dell’attore aveva il compito di procurare a quest’ultimo dei farmaci per scopi illegali.

Ed i fondi ottenuti da Perry per l’acquisto illegale di ketamina ammontano a ben 55mila dollari. Ovvero poco meno di 49.850 euro, al cambio. La droga era costituita da pastiglie e si trovava anche in formato liquido. Ed è facile capire perché Iwamasa e gli altri quattro uomini siano finiti sul banco degli imputati.

Per tutti quanti loro c’è da rispondere delle accuse relativi a reati di droga. L’assistente e due degli imputati si sono dichiarati colpevoli e potranno beneficiare delle attenuanti del patteggiamento. Sapevano bene di stare facendo del male a Matthew Perry, ciò nonostante hanno agito lo stesso, per interesse personale. È il sunto del procuratore del Distretto centrale della California.

In questi giorni c’è stato anche il decimo anniversario della morte del grandissimo Robin Williams. Mentre ad inizio agosto è scomparso un grande attore dalla carriera irripetibile. Ed a 94 anni pure Clint Eastwood ha subito una perdita gravissima ed inconsolabile.

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