Ci sono alcuni aspetti che fanno di Monica Guerritore una donna unica, sia davanti alla cinepresa che nella sua vita privata
Monica Guerritore è tra le bellissime del cinema italiano. Bella lo è ancora oggi, a 66 anni. Ed è sempre stata brava, capace di suscitare emozioni diverse. Tante volte vediamo alcuni personaggi del mondo dello spettacolo che esagerano con il bisturi.
Davanti allo schermo compare gente tiratissima, con labbra, zigomi, seni esageratamente rifatti. Ebbene, all’opposto di tutto questo c’è proprio Monica Guerritore. Che va in scena da sempre essendo sé stessa, al naturale, perché l’aspetto fisico non l’ha mai ossessionata.
Al settimanale “Sette” l’attrice romana ha posto una grande enfasi su quelli che sono semmai i cambiamenti interiori di una persona. Che un individuo faccia l’attore, l’impiegato, l’operaio, la sua percezione delle cose cambierà da quando aveva 20 anni rispetto a quando avrà il triplo dell’età.
Questo è proprio quello che è capitato a Monica Guerritore, che nel frattempo ha anche sconfitto un tumore al seno. Alla sua età più che mai ci si concentra sul presente, perché il futuro diventa inesorabilmente corto. Questa è una consapevolezza che esce fuori proprio con il passare delle primavere.
Gli esordi nei primi anni Settanta con Vittorio de Sica in “Una breve vacanza” e con Giorgio Strehler a teatro ne “Il giardino dei ciliegi” sono ormai lontani. Il percorso artistico di Monica Guerritore l’ha portata ad assumere sempre più profondità e consapevolezza nelle sue capacità attoriali. Oltre a spianarle la strada verso altri orizzonti professionali ma sempre interni al cinema.
Lei non è soltanto attrice ma anche regista, scrittrice e drammaturga. Questa vena per la composizione rappresenta per la Guerritore una piacevole abitudine, da mettere in pratica soprattutto di mattina presto. Lei ama molto scrivere, che è un qualcosa di liberatorio e che fa sognare e potenzia all’infinito la capacità di immaginare. Esattamente come lo è la lettura.
Con buona pace del suo attuale compagno ormai di lungo corso, Roberto Zaccaria, che fu presidente della Rai tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila. Il loro rapporto è cominciato nel 2001, dopo che lei non risultava più sposata all’attore e regista Gabriele Lavia. A quest’ultimo Monica Guerritore ha dato le figlie Maria Fragolina nel 1989 e Lucia nel 1992.
Zaccaria è abituato a svegliarsi in un letto vuoto, con la sua Monica che spesso e volentieri sta componendo qualcosa di letterario già da ore. Oppure che sta riassettando casa per liberarsi di vestiti od oggetti che non sono utili. Pure questa è un’altra abitudine che la Guerritore trova liberatoria e che l’aiuta a sfogarsi.
Nel frattempo Monica Guerritore l’abbiamo vista in “Vita da Carlo”, di e con Carlo Verdone, che a metà settembre tornerà su Paramount+ con la sua terza stagione.
Nel folto ed affollatissimo panorama delle produzioni tv e cinematografiche italiane, l’attrice romana ha sempre ricoperto ruoli impegnati e spesse volte drammatici. In “Vita da Carlo” però non è così, con lei che dà vita al personaggio di Sandra, l’ex moglie di Verdone e personaggio fittizio.
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