L’ultimo consiglio di un nonno ai nipoti, con l’intento di ispirare e aprire la strada all’amore per la conoscenza alle generazioni future
Sono già passati due anni dalla morte del grande divulgatore scientifico Piero Angela. Non si direbbe che sia passato così tanto, ma in un certo senso sembra anche passata un’infinità di anni. Angela, negli anni, ha accompagnato per mano, alla scoperta della cultura, intere generazioni. Con l’unica missione di condividere, con noi, la sua passione per la conoscenza. Un educatore intergenerazionale che tutti ricordiamo con grande affetto.
Partito come corrispondete dall’estero della RAI, Piero Angela ha iniziato il suo percorso di divulgatore raccontando da giornalista il dopoguerra italiano e la risalita della nostra nazione. Ma solo con l’arrivo del 1981, possiamo affermare con certezza, che la sua carriera di divulgatore è arrivata a mostrarsi in tutta la sua luce. E’ proprio questo, infatti, l’anno in cui viene mandata in onda per la prima volta la storica trasmissione “Quark”. Una trasmissione che cambia per sempre il panorama televisivo in Italia.
Quest’uomo con una tranquillità e una passione incredibile, è riuscito a portare la scienza nelle case degli italiani, superando tutti i limiti che potevano esserci fino a quel momento. Nessuno riuscirà, probabilmente, a replicare la grandezza di quello che ha fatto nell’Italia degli anni 80. E siamo grati proprio di questo, di poter aver fatto parte di questo sogno. Un sogno andato avanti per più di trent’anni.
Anche le generazioni di oggi sono riuscite a godere della sua immensa passione per le materie di cui parlava, per meno tempo forse, ma in molti lo ricordano con gioia. Le nuove generazioni, spesso, sentono mancare modelli come quello che è stato Piero Angela per le generazioni di fine secolo scorso. E Il figlio, Alberto, ispirato dal grand’uomo che è stato suo padre, ha deciso di seguire le sue orme e oggi porta all’attenzione del pubblico contenuti simili a quelli che portava il grande Piero.
Quando quest’ultimo è venuto a mancare aveva finito di registrare, e di scrivere, tutto quello che aveva in programma di fare. Tutti i progetti erano compiuti permettendo a Piero di andarsene senza rimpianti, ma lasciandoci, in un certo modo, molti consigli per affrontare il mondo e per affrontate noi stessi. Una frase tra tante è rimasta particolarmente impressa nei cuori di molti, il saluto lasciato sul suo sito.
“Io ho fatto la mia parte…” scriveva prima di lasciarci, “…cercate di fare anche voi la vostra…” e concludendo quasi con amarezza “…per il nostro difficile paese”. Una frase che in due righe diceva tanto, diceva tutto. L’ultimo consiglio di un nonno ai nipoti, con l’intento di ispirare. Il nostro paese è quello che è, ma lui lo amava e si raccomandava di prendercene cura, per noi stessi, per il rispetto alla generazioni passate e per amore delle generazioni future
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