“House of the Dragon 2”, perché la serie non ha nulla da invidiare al prodotto originale: te lo sveliamo noi

Prosegue la seconda stagione della serie “House of the Dragon”, prequel del “Trono di spade”: la qualità è ancora davvero elevata.

Daemon Targaryen con il suo drago
Daemon Targaryen con il suo drago (Mediafilm.it)

Siamo quasi giunti alla conclusione della seconda stagione di “House of the Dragon”, prequel del celebre “Il trono di spade”, e dopo una prima incredibile stagione, la qualità resta davvero elevatissima. La saga è molto più di un fantasy, piuttosto si palesa come un dramma politico e umano incentrato sull’onore della famiglia e sul desiderio di potere.

In tanti, appena era stato annunciato questo progetto, avevano storto il naso, in particolare gli appassionati che avevano amato “Il trono di spade”. Molti erano rimasti persino delusi dell’ultima stagione della serie ormai diventata cult, e i commenti negativi, appena saputo del rispolvero della trama, che avrebbe spiegato gli eventi accaduti secoli prima, si erano sprecati. E invece…

House of the Dragon 2 è un prodotto eccezionale, il prequel che non sfigura con la saga-madre

Le due antagoniste di House of the Dragon
Le due antagoniste di House of the Dragon (Mediafilm.it)

In onda su Sky e NowTv a partire dallo scorso 17 giugno, ”House of the Dragon 2” sta ottenendo un grande successo nel mondo, merito di una qualità elevatissima, che non snatura la vena dark fantasy del prodotto originale, trattando il fantasy come fosse un dramma medievale, umano e reale. Ed è proprio questa caratterista, ossia mascherare il fantasy, che ha permesso alla serie di conquistare telespettatori poco avvezzi al genere.

Ci sono i draghi, è vero, animali mitologici simbolo stesso di fantasy, ma si vedono poco, rivelandosi gradualmente nel corso delle puntate. Inoltre, questi vengono tratteggiati con grande cura. La loro presenza si fa attendere, e ciò non fa che accrescere l’attesa. Quando entrano in scena, i draghi sembrano reali, e insieme creano uno spettacolo brutale.

Creati in CGI, i draghi si muovo in cielo con naturalezza, gli effetti speciali non sono forzati e sono molto realistici. Ma questi non sono i protagonisti della serie. Al centro dell’attenzione c’è il rapporto delle nobili famiglie, i misteri, le invidie sociali, il desiderio di potere, l’amore per i figli. “House of the Dragon” non si lascia condizionare dal confronto con “Il trono di spade”.

“House of the Dragon” ha una propria identità: il segreto del suo successo

L’universo letterario inventato da George RR Martin non dipende dalla saga madre, ma si ritaglia una propria identità. Le prime puntate sono drammatiche, oscure, incentrate sul dolore, sul lutto, sui rapporti familiari, sul senso di perdita. Si indaga sul senso della morte, sull’eredità del potere all’interno della famiglia dei Targaryen.

Le vite di Aegon, Rhaenyra, Daemon si muovo attorno al trono di spade. La trama si sofferma sulle sciagure della famiglia, sulle alleanze politiche, sulla preparazione alla guerra. Se la prima stagione è un lunga, bellissima, presentazione dei personaggi, e un’attesa straziante per la grande guerra, la seconda stagione presenta una trama più chiara e decisa.

Il dramma fitto di inganni e di sangue elaborato da Martin: “House of the Dragon” è così reale

Meno salti temporali, visto che le vite dei protagonisti sono già state presentate, così come le mire di ciascun personaggio. L’intreccio di questi è meno confuso, c’è meno azione, il tutto si trasforma in un dramma fitto di macchinazioni, di misteri, di intrighi, all’interno del quale si suggellano alleanze e si mettono in piedi gli eserciti, pronti a scontrarsi.

I personaggi di Martin sono cattivi e buoni allo stesso tempo, sono quasi indecifrabili, godono tutti di una misteriosa moralità. Spietati, assettati di sangue, eppure calcolatori, legati alla famiglia, valorosi. “House of the Dragon” è indubbiamente un gran bel progetto, che non fa rimpiangere “Il trono di spade”, anzi, ne ampia l’immaginario in modo brillante.

In attesa della resa dei conti, che porterà sangue, morte e distruzione, ma che definirà un Re, il quale andrà a sedere sul trono di spade, il consiglio è quello di recuperare questa serie e, con l’occasione, magari farsi un bel ripasso con “Il trono di spade”, per un’estate epica. Come uccidono le brave ragazze, la serie tv: trama, cast, libro, data di uscita e seconda stagione.

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