Piero Angela, due anni fa la scomparsa del famosissimo conduttore. Le ultime parole affidate a un commovente messaggio: cosa disse
Piero Angela è stato, senza ombra di dubbio, uno dei giornalisti più amati del nostro paese. Nel corso della sua carriera ha fatto delle cose davvero meravigliose, lottando per il nostro pianeta come pochi hanno fatto. I suoi programmi televisivi erano sempre molto interessanti, motivo per cui i telespettatori ogni volta si piazza davanti alla TV guardare le sue scoperte. D’altronde Piero ha dedicato tutta la sua vita a questo, trascinandoci dentro anche la sua famiglia che per lui è sempre stato uno dei valori più importanti.
Basta pensare che suo figlio Alberto oggi ha seguito le sue orme ed è forse la cosa più bella che ci ha lasciato come ricordo e in eredità. Comunque sia, quando due anni fa abbiamo appreso la sua scomparsa, sicuramente non ci ha sorpreso considerato che aveva oramai 93 anni, ma in ogni caso ci ha davvero spezzato il cuore dirgli addio. D’altronde uomini come lui non nascono tutti i giorni purtroppo e Piero sicuramente non lo dimenticheremo mai.
Piero Angela, due anni fa la scomparsa: la lettera del noto giornalista
La cosa più incredibile di tutta questa storia, è che Piero prima di andare via ci ha lasciati con una vera e propria lettera, anche in punto di morte ha trovato la forza di mettere insieme parole splendide per poter salutare l’ultima volta il suo pubblico. “Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano“. Con queste parole, Piero ci ha lasciati davvero con un velo di poesia.
Piero Angela: “Una avventura straordinaria, vissuta intensamente”
“Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia” dunque Piero ci ha lasciati con un vero e proprio augurio, ovvero quello che questo paese potesse migliorare anche dopo di lui, grazie all’aiuto di altre persone chiamano il mondo come lo ha amato lui. “È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese“.
“Sono passati due anni dalla scomparsa di mio padre. Ma non ci si abitua mai all’assenza di una persona cara. Soprattutto se ha segnato non solo la vita della tua famiglia, ma è diventata una presenza forte anche in quella di tanti che lo hanno ascoltato nelle sue trasmissioni o letto i suoi libri. Penso anche a chi, grazie a lui, ha deciso di dedicare la propria vita alla ricerca e ai temi del sapere” ha dichiarato proprio di recente suo figlio Alberto, ricordando suo padre che gli ha dato davvero tantissimo. Infatti gli ha insegnato un mestiere che ha rivoluzionato la sua vita e che gli ha dato la possibilità anche di scoprirsi come persona: infatti non sarebbe stato lo stesso se avesse fatto un mestiere differente nella vita. Questo è stato davvero importante per lui e lo ha reso l’uomo che noi oggi tutti conosciamo. “Tanti, appunto, che ogni giorno ti ricordano quanto sia stato importante nella loro vita. E non è una cosa scontata. Essere riuscito ad appassionare ai temi della conoscenza e del sapere intere generazioni di italiani, rappresenta il miglior premio per il suo impegno. La miglior testimonianza di quanto sia riuscito a “fare la sua parte”, come alla fine ha detto lui»”.